Se cerchi vini autentici, che raccontano il territorio senza compromessi, la cantina DWNL – Drink Wines Not Labels di Alessandro Salvano è un nome da segnare. Un progetto indipendente e artigianale, nato nel 2019, con una filosofia chiara: il protagonista dev’essere sempre il vino, non l’etichetta.
Siamo finalmente arrivati in vigna e in cantina per incontrare Alessandro Salvano, l’anima e il cuore dietro DWNL. Da tempo seguivamo i suoi vini con entusiasmo, e l’incontro ha superato ogni aspettativa.
Alessandro ci ha accolti con passione e trasparenza, trasmettendoci subito la sua visione. In un mondo del vino dove spesso l’apparenza prevale sulla sostanza, DWNL rappresenta un ritorno all’essenziale, alla verità del bicchiere. La sua filosofia si fonda su un approccio artigianale, vinificazioni a grappolo intero con fermentazioni spontanee e interventi minimi, con un rispetto profondo per l’uva e per il territorio.
Il vino simbolo di questo pensiero è OUTSIDE, il suo vino di punta. Il vigneto si trova a soli 50 metri dal confine della zona del Barolo, appena fuori dai limiti della denominazione. Un confine “politico”, non qualitativo: nel bicchiere, OUTSIDE ha tutta la struttura, l’eleganza e la profondità di un grande Barolo. Stessa varietà, stesso suolo, stessa esposizione, stesso rigore in cantina. L’unica differenza? L’etichetta. È un vino che sfida le convenzioni e dimostra quanto i confini imposti non sempre rispecchino la realtà del territorio.
Ma sarebbe riduttivo fermarsi a OUTSIDE. Alessandro ci ha guidati alla scoperta di tutta la sua produzione, facendoci assaggiare le 2024 ancora in affinamento: Chardonnay, Nebbiolo, Dolcetto e Pinot Nero, tutti vinificati a grappolo intero, con una mano capace di unire eleganza, precisione e carattere. Sono vini sottili e raffinati, giocati su un equilibrio sorprendente, capaci di esprimere sia immediatezza che profondità. La cosa più impressionante? Dopo aver ascoltato Alessandro raccontare la sua idea di vino e la filosofia che la sostiene, abbiamo ritrovato tutto perfettamente riflesso nel bicchiere.
In cantina si respira un’essenzialità consapevole: fermentazioni spontanee, nessuna filtrazione, nessuna chiarifica, interventi minimi. Anche la scelta delle bottiglie leggere e delle etichette minimaliste riflette la filosofia DWNL: sottrarre l’inutile per far parlare il vino, senza artifici.
È stato un privilegio poter degustare questi vini in anteprima, percepirne il potenziale e intuire la direzione che stanno prendendo. Non vediamo l’ora di seguirne l’evoluzione e di continuare a scoprire l’universo DWNL – Drink Wines Not Labels, un progetto che con coraggio ci invita a bere il vino, non l’etichetta.
Grazie Alessandro per aver condiviso la tua passione, la tua competenza e la tua visione così autentica.